Una volta, nelle famiglie italiane, esistevano alcuni piatti ben consolidati a base di diverse tipologie di carne.
C’erano la bistecchina e il pollo per i giorni feriali, l’arrosto per i festivi, il bollito con le salse, il coniglio per le ricorrenze e così via. C’erano tantissimi piatti regionali, che ancora oggi esistono, a cui si sono aggiunte nuove abitudini: la carne viene consumata non solo al ristorante, preparata con ricettazioni sofisticate, ma anche a casa, dove uomini e donne si stanno riappropriando del piacere della cucina e della condivisione con gli amici dei piatti preparati. Si sono sviluppate così diverse tendenze. In tutti i locali, anche in pausa pranzo, viene chiesto un secondo di qualità.
Un prodotto non troppo elaborato, ma buono e sicuro. Ai ristoranti, con o senza chef, si chiede la massima espressione della raffinatezza. Alle trattorie, hamburgerie, ecc. si chiede una carne gustosa. In casa… gli italiani vogliono replicare tutto questo. Guardano la tv, osservano gli chef e vogliono diventare come loro… ma se il prodotto che hanno sotto mano non è adeguato… sono guai.
Il mondo delle carni bovine viene storicamente considerato quello più pregiato, in modo particolare quando ci riferiamo agli animali più giovani: vitello,